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FIGURA TRIGESIMA. Optica projeótiosedificii Jonici; ubi de modo jungendi fidlum cum vero. I tibi Piflor quum Jìs, occ afone apparatus 40 borarumvelfepulcri Domini, mutare ad tem- pus libeatformam archi te Elitra alicujus Ecclefa fingendofifium cum vero, ut mihi fapius conti- git Mediolani ac Roma, cum ingenti fpeElatorum deleólatìone & aàmiratione ,paucis ojlendam ti bi modum quemfervare debeas in operando. Sebi io coronicis vera, qua utfuppono viderì debet continua effe cum cor onice pi òtti in telario, ed A; elevati 0 geometrica coronicis, & reliquorum qua deline ondaflint, efiB, vejligium geometricum ejl C. Porrò tum veHigium tum elevatio longitudinis opticè contra- bentur more confueto, ut vides in G & B: ex iifque formabitur in te lario coronix nitida cum columnà & antct ipfumque telarium depi- flum, normali ter coagmentanditm erit vera coronici. Utfiat e a. pars longitudinis, qua coronicem piti am continuare videatur cum ver ci, & erui non potefi ex elevatione deformati $ oportet feólionem A transferre in D, ducendo vifuales ex punólis terminativis membrorum fettionis D, ufque dum occurrant lineis latitudinis eorundem membrorum. Quodjt colores in telarium fcitè induc antur, angulus in E quamvis me rè depióhis vi de bi tur verus 5 &* ex adverfo, anguli quos telarium ipfum depi Slum facit cum di- verfis adeò crepidinibus coronicis vera, nufquam apparebunt ,pra- terquàm in quadri (ima dumtaxat 5 & unio arcbiteólura vera cum fiófy dignofei non poterit. Edificio fonico in proiettiva; col modo di congiugnere il finto col vero. E eiTendo voi Pittore, in occafione dell' apparato di 4ohore, o del Sepolcro della lèttimana Santa, vi ve-- nifie voglia di mutare per un po’ di tempo la forma dell’architettura di qualche Chiefa, congiugnendo il finto col vero, come a me più volte è accaduto in Mi lano e in Roma, con gran dilettoe maraviglia de’riguardanti, vi moftrerò brevemente il modo come dovete operare. II profilo del cornicion vero, il qual fiippongo che debba parer continuato col cornicion dipinto fili telaro, è A; l’elevation geome trica del cornicione e di tutto il refto che fi ha da difègnare è B, la pianta geometrica è C. La pianta e l’elevatione della lunghezza fi digradano al modo ordinario, come vedete in C e B, formandone fui telaro il cornicion pulito, con la colonna e’1 pilafiro : e poi il te laro dipinto lo farete fìgillare a {quadra fili cornicione vero. Per fare quella parte di lunghezza, la quale papa continuatone del cornicion dipinto col vero, e non può cavarli dall’elevatione in proiettiva bifogna trafportare il profilo A in D, tirando le vifuali da i punti del contorno di ciafchedun membro, finche s’incontrino nelle linee della larghezza del medefimo membro . Se poi làprete ben dipingere il telaro, l’angolo in E ancorché dipinto, parerà ve ro ; e per contrario, gli angoli che il telaro dipinto fa con tanto di- verfì aggetti del cornicione vero, non compariranno, fuorché {bla mente nel liftello della gola diritta ; e non potrà dileernerfi l'unione dell’architettura vera con la dipinta.