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FIGURA VIGESIMANONA. Optica projedio sedificii Dorici. ABES in hac figura 29 opticam delineati ori em vejìigii & unius ex elevationibusfigura 2 8 , ni- mirum elevati onis longitudinis ; ex qui bus enti- tur imago nitida adificii Ordinis Dorici cum Jìimmitati bus & capitellis trium columnarum j ejufque epiftylium zopborus corona . B O ejl linea borizontis ; A C ejl linea plani, in quam ex lineis D & 1 Q.figure 28 transferuntur punBa latitudinis longitudinis duarum elevationum, prolongando verfits C ipfam line am plani ut oportet. Operaberis autem ut diximusfigurd 2 3, ni- mirum inpunBo V definet latitudo vefiigii, incipiet longitudo$ & ex puntilis latitudinis linea tendent adpunBum oculi $ expunBis longi tudinis linea occulta tendent ad punBum diftantia. Ubi vero ha linea fecant vifualem VO fieri t parallela ad line am AC, cum ceteris qua necejjdria flint ad complendam delineationem opticam vefiigii. E lev at io Sfigura 2 8 optici contrabetnr more confine to ,tranfi- latis in lineam AB divijìonibus linea E vel F, ex qui bus fient vifiuales ad punBum oculi $ ac demijfits ex lineà vifiuali AO perpendicularibus ad lineam AC, itaut linea parallela ad lineam plani A C continuentur cum aliis lineis parallelis ad lineam AB. Hic quoque locum habet obfiervatio illa, cujus neminimus figurd a6 , de lineis qua deorfium excurrunt & bine inde terminant mem bra elevati onis optica. Ex iis autem defiumuntur projeBura omnes coroni cis & capitellorum. FIGURA VENTESIMANONA. Fabrica Dorica in proiettiva. N quella figura 45 , voi vedete meda in proiettiva, la pianta, e una delle elevationi della figura 28, cioè 1* elevatione della lunghezza ; dalle quali fi cava il di- fègno pulito d’una fabrica d’Ordine Dorico, con le fòmmità e capitelli di tre colonne 3 e il filo architrave, fregio e cornice BO c la linea dell* orizzonte. A Cèl a linea del piano, fulla qua le dalle linee D e C della figura 28 , fi portano i punti delle larghez ze, e delle lunghezze delle due elevationi prolungando vedo C l’iftefià linea del piano quanto è necefiàrio. Ricordatevi di far qui come v* infègnai nella figura 23 , cioè che nel punto Ffinilca la lar ghezza della pianta, e cominci la lunghezza 3 e da i punti della lar ghezza le linee vadano al punto dell’ occhio, da i punti della lun ghezza le linee occulte vadano al punto della difianza; e dove que lle linee legano la vifuale VO, fi fanno le paralelle alla linea A C, con tutto il redo che è necefiàrio a dar compimento alla pianta in proiettiva. L elevatione C della figura 28 fi digrada al modo ordinario , por tando filila linea AB tutte le divifioni della linea E o F, per tirarne le viluali al punto dell'occhio 3 e calando dalla viluale AO le per pendicolari alla linea AC, sì che le linee che fon paralelle alla linea piana AC, fieno continuate con altre linee paralelle alla linea AB . Qui parimente ha luogo 1’ofiervatione che apportammo già ncl- lafigura^, de’ divedi contorni che voi vedete fatti per il lungo nella elevatione in profpettiva ; i quali vi danno tutti gli (porti dei cornicione e de’ capitelli. Tivura 20. • *