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FIGURA SECUNDA Modus delineandi opticè quadratum. NTE defcrìptionem opticam quadrati A, quod jìngimus deline atum effe in papyro feparatà) ducendce funt duce line ce par alle- Ice, altera plani, altera horizontis, ut jam docuimus ; notando in linea horizontis pun&um oculi O, £? puntlum dìjì antico E. Tum tr ansima in line am plani latitudine ac longitudine ipjìus quadrati A, ita ut linea CB Jtt cequalis latitudini, & DC Jìt cequalis longitudini; ex punti te B & Qfiunt vifuales BO ,CQ ad puntlum oculi ; ex puntioD fit reti a DE ad pun- tlum di Haliti ce. Demum uhi vìfii aleni COfecat retta DE, fit GFparallela ad CB/ hahefque quadratum opti ce contenti uni. Compendiumtemporis & lah or tefacies, prcefertim in fchematihus quee ahundant lineis , Ji chartulam in medio complicaveris , eademque utaris ut latitu- dinem ac longitudinem quadrati transferas in li ne amplani. FIGURA SECONDA*. Modo di difegnare un quadro in projpettiva. RIMA di mettere in profpettiva il quadro A, il quale moftro d’ haverlo fatto in una carta feparata, convien tirare le due para- ielle, una del piano,l’altra dell’orizzonte, come vi ho già infegnato ; notando nella linea dell’ orizzonte il punto 0 dell’ occhio , e il punto E della diftanza. Dipoi, trafportate che faranno nella linea del piano la larghezza e la lunghezza del quadro A, in modo che la linea CB fia uguale alla larghezza, e DC fia uguale alla lunghezza ; li tirano le vifuali BO, CO, da i punti B e C al punto dell’occhio, e la linea DE dal punto D al punto della diftanza. Per ultimo, dove la linea CO vien fegatada DE, fi fa la GF para- iella a CB; e rimane compito il quadro in profpettiva. Per rifparmiar tempo e fatica , mafllme nelle figu re piu copiofe di linee, piegherete la voftra cartuccia nel mezzo, adoprandola per tralportare la larghezza e la lunghezza del quadro fulla linea del piano. Figura 3.