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figura sexagesimasecunda. De reticulandis telariis qua? reprsefentent sedificia folida. U 0 exemplaria tabernaculi qua feorfim delineanda funt, conjunttim babes in A. Xltrìfque defervit eadem reticulatio, quam Juis numeris iqfignivimus . Pojì quatti ergo dfignaveris amplitudinem totius oidi fidi , cum proportione ad ipfam reticula- bis pavimentum B aula cujufpiam quod capiat rem totam , afcriptis eifidem nume ris quos babet exemplar : ejufque retis ope, ducentur in pavimento linea termina tiva totidem membrorum ^quot futura funt telaria exprimentia faciem externam tabernaculi. libi bac paratafuer bit ■> jìngula difponentur ex ad è Juis locis in ipfo- metpavimento ; ac funiculis colore nigro imbutìs, repetetur in telariis eadem reticu latio , additis ad libitum plurìbus vijualibus • quarum adjumentu dum feorfmpin- guntur telarla, duci queant retta tendentes adpunttum oculi feu perfettiva. Alia quoque reticulatio Juper pavimento necejfaria efi prò interna facie tabernaculi : ac duce reticulationespavimenti eam inter feproportio- nem babebunt, quam babent divifiones rettarum IL, TAF figure 61. Hujus retis duttu fient linee terminative telariorum cum reliquis utjam indieavimus. Juxta batte methodum nequeunt duci linee terminative interi ori sfaci ei ì nifi fiat in pavimento aliud rete deleto prion\quod ejfet valdè laboriofum. Pofiquam ergo ex vefiigiofigure yq eruta fint duo exemplaria fi exem plar fiaciei externe transfer atur retta PC figure 6i, in exemplar faciei interne transfer atur retta BC. Si au- tem retta PC divifa fuerit in 15 partes aqual esodivi detur BC in 1 y partes equales, atque ope barum divifionum reticulare oportebit utrumque exemplar. Porrò licet quadrata in reti exemplans faciei externe fint major a quadratis exemplaris interne faciei, nibilominus idem rete pavimenti defervi et prò ducendis lineis terminati- vis utriufque faciei. Que ditta funt de duobus exemplaribus, valent de aliis quoteunque. Ex.gr.fi confiruere placeat y ordines telariorum fient y exemplaria in papero. Si in omnibus exemplaribus ujurpetur eadem reticu- latio ì in pavimento fac ere oportet y diverfas reticulationes. Si autem in exemplaribusfiant y diverfe reticula tiones-, in pavimento fufficit una reticulatio . ^ C urandum efi utfingula retis quadrata in telariis fint exatta, omnefque illorum angulifint retti. Modus expeditifiimus fteiendi angulos rettos efi hujufmodi. Pofito uno crure circini in puntto F linea: retta EF, al io que erure pfito ubilibet in O, fiet circulus GFÌ, (3 ex puntto G diameter Gl. Si retta HF tranfeat per puntta L (3 F, efi normalis ad EF. FIGURA SESSANTESIM ASECONDA. Del graticolare i telari che rapprefentano fabbriche di rilievo. Due difegni del tabernacolo, che fi debbon far feparatamente, fon qui congiunti in A\q per ambidue ferve la medefìma graticola, la quale va contrafegnata co’ fuoi numeri. Per tan to, dopo havere riabilita la grandezza di tutta la machina, a proportion di efià farete una fomigliante graticola fui pavimento B di qualche fida, che fia capace di tutta l’opera , met tendovi! numeri corrifpondenti a quei del difegno. Con l’ajuto di tal graticola farete fui medefimo pavimento i contorni d’altrettanti membri,quanti dovranno eflère i telari della facciata di fuori: e fatti che fieno quelli di tutto punto, fi metteranno in terra i pezzi al fuo luogo, rifacen do fopra di efiì la graticola con cordicelle bagnate di nero. Di più fi faranno a capriccio molte linee vifuali, accioche nel dipinger feparatamente ciafcun pezzo, vi fieno buona guida per andare al punto della veduta. Per la facciata di dentro del tabernacolo converrà fare fui pavimento della là la un’altra graticola : e le due graticole del pavimento dovranno haver fra di loro la medefima proportione, che hanno le divifioni delle linee IL, EF nella figura 61. Con la feorta di quella graticola fi faranno i contorni de’ telari, e tuttofi re- flante, come già vi ho accennato. Per via di quella regola non lì poflon fegnare i contorni della facciata di dentro, le’nei pavimento non fi fa un’altra graticola cancellando la prima, il che riufeirebbe di troppa fatica. Per ciò dopo haver cavati dalla pianta della figura y c> i due dilegui* nel difegno della facciata davanti fi porterà la linea PC della figu ra 61 ; nel difegno della facciata di dentro fi porterà la linea BC:e le la linea PC farà divifa in 1 y parti ugua li, in altrettante fi dividerà la linea BC, dando compimento alle graticole con l’ajuto di tali divifioni. E ben* che nel difegno della facciata davanti i quadrati fieno maggiori di quei del dilègno della facciata di dentro, tuttavia una medefima graticola fui pavimento fervirà per fare i contorni di tutte due le facciate. Ciò che fi è detto de’ due dilègni applicatelo a qualfilìa numero di efiì. Per efempio,lè vi piacerà di mettere in opera cinque fila di telari, li faranno cinque difegni: e lè in tutti adoprerete una medefima graticola,fui pavimen to converrà fare y graticole diverfe. Se ne’difegni farete 5 graticole diverfe, fui pavimento ballerà fare una fola graticola. E’ necefiario, che nelle graticole i quadrati fieno giudi a capello. Però foggiungo qui la regola più fa cile di fu* gli angoli afquadra. Pollo un piè del compaflò nel punto E della linea EE, e l’altro piè dovun que piacciavi in 0, fate il circolo GF I> e’1 diametro Gl dal punto G. Se la linea retta F/Epaflèràper ipun ti 1 ed E, farà a fquadra con EF. Figura 63.