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^OOOOOOOOOOOOOOOOO^'OOOOOOOOOOOOO-OOOOOOOOOOC OOOOOOO O ooo Ababachir. Mar. Tim. ed Ogus. Le Ire Hanne. Ogus. Abab. Ogus. Marone. Mar. Ogus. e Timur. Le donne. Tulti. Egle. Sü ehe per noi e vergogna farli pentir bisogna il supplicar costoro, di tanta incivilta. Tristi, crudeli, incolti, animi stolti, e rozzi, andate, o barbari! torniamo alla cittä, Si prepari ciascuuo all’assalto! Si sostenga con forza l’assalto! Siano pronte le macchine gravi, dardi, sassi, saette , le travi, zolfo ardente, ehe iucendj qua e la tra le Hamme, e tra il sangue simiri, chi qua langue, chi spira, e muore, e dovunque si spanda l'orrore d'una strage, ch’ e senza pietä. Figlj! ola! per or calmate quello sdegno marziale, e per or non ricusatc I’armistizio d’accordar. Dotto interpretc de’ fati io preveggo eventi strani, ehe ad Ogus saprö domaui molto meglio dichiarar. Ah, gelar mi sento tutto, Siando parla Ababachir, le de’ nostri rili istrutto sa predire l’avvenir. Oh ehe vecchio! o ehe figural la simil non vidi ancor, quel visin mi fa paura, palpitar mi fa il cor. L’armistizio sia accordato, non oppongomi al tuo dir. Pria ehe sia da te segnato, si ha qui al rilo d’adempir; questo, vedi, e il primo giorno del propizio plenilunio, ci sarebbö d' infortunio, se s’avessc a profanar. Hai ragione, si, hai ragione, facciam q'uel, ehe il rito impone. Eh, soldati! eh preparati state tutti alla preghiera, ehe alla Luna s'ha da far. <><> ooo ooooooo ooooooooo«* ooooo <? oo -e> ooooo oo -■>00000000000000000^^>^^-^00000000^^0^0000000000000000'