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OOOVO0OOOOOOOOOOOOOOOOO ««COOOOOOOOOOOCO^OO^OCCO^OCoooooo Zehntes C o n c e r t im Saale des Gewandhauses Donnerstags, am i4 tBn December, i8j5. Erster T h e i l. Sinfonie, von L. van Beethoven. (B dur.) Scene und Arie, mit concertirender Violine und Viole, aus Leonora, von Pär, gesungen von Dem. Albert. Campagnoli. Ciel! ehe profbrida oscurita liranna! Qual eterno silenzio! Oh, comc io sono separato dal tutto, c in tal momento nell’ Universo giä mi veggo solo! Dunque il mortal mio duolo tenninc non avrä, ne il mio soflrire? Fra questi ceppi rei dovrö morirc? Per meritarmi un si fatal destino, Nnrni, ehe fcci io mai? Le tränte disvelai d’un tiranno, d’un m’ostro. Ecco la colpa mia. Ah! quest’ abisso non e dei mali miei certo il maggiöre. E tormento per me, peggior di morte, Pesser privo di te, dolce consorle! Dolce oggetto del mio amorc, io ti bacio, e slriugo al schö: tu sei vita a quest o coro, tu sostieni Pahna in me. .Deh, qilel ciglio rasserena, caPa sposa, e ti consola. Sia conforto alla mia pena, ehe fedele io nioro a te. Clarinett en - Concert, von Abr. von Hrn. Heinze. (Neu.) Schneide Fj vörgetragen