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❖ 0 * $ * 0 Neuntes Concert im Saale des Gewandhauses Donnerstags, am 7 ten December, 1815. Erster T h e i l. * £ $ S infonle, von S p o Ii r. Segne und dfie aus Medea, von Naumann, gesungen von Dem. Albert. Campagnoll. $ 0 0 $ 0 e o ■<> Chi vidi? die ascoltai? Sposa d’Achille esser degg'io ? — e il mio sposo abbandonar potrö? Rtndermi oggetto insoffribile. al mondo, orribile a me stesso! — Ah nö! si lasci ogni affetto in obblio. Per te solo, mio ben, restar vogl’io — restar? — ah! ehe in pensarlo mi lacera il mio cor! — Ah r si risolva! Forse crudele altrui sarb partendo; ma in tanti all'anni miei troppo, se resto, a me crudel sarei. Alme amanti, se provate l’amoroso mio tormento, dite voi, ’sc a suo talentö seorda un’ alma un dolce amor. ; Ah , si Vada ... il cor paventa • • • J $ nü, si resti ... amor nol sofl're! ... <) Md, il destin non mi spaventa, ♦ se mi rende amor piü forte, 0 a sfidar dell’ empia Sorte il piü barbaro rigor. Pianoforte-Concert, von Dussek, vorgelragen von Hrn. <> Organ. Schneider. ♦ 0 e o o 0 Ah, se perdo il caro oggetto, perderei la vita ancor; giÄ in pensarlo, in mezzo al petto sento, oh Dio! gelarmi il cor. oooooo<>ooooe.oooo0oooooeooo<>oo«oo<>oooo00*o«oe'ooe><;j