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■V^^OOOOO OO OOOOOOOOOOOOOO^O^OOOOO^ÖO^OOOO^^O* Bis. Bis. At. c sensibile, il vedo. Ah per quesl’ Irza, per quesl’ Irza, o Sullano, sii pietoso, cd umano, coneedi ai mali miei questo conforto. Atar, parla sincero! Sei tu ben iufelice, ma iufelice davvero ? Ah, nou ha forse uom di ine piü meschino il mondo iutero ! Kö, rion temer ehe invendicati io lasci, valoroso soldato, i torti tuoi. Tulio sperar tu puoi da chi deve a le solo evita, e regno. At. La tua elemenza, o Sire, deve ogni aluia adorar: tulti gli qllraggi, c tutti i mali miei obbliar io polrei, ma il piü grande, il piü amaro obbliar non si puö. La cara Aspasia il barbaro mi lolse. Ax. Altamor, chi e costei? Alt. Sc non m’inganna un fallace sospelto, qualche,scliiava sarä di vagoaspelto. At. Con»e? Aspasia una schiava! Sire , perdona! a si odiosa idea non rcsiste quest’ altna; Aspasia e Dea. So ave luce di Paradiso entro il bei viso brillava ognor. Parefin celesti li sguardi, e i gesti, il dolce suono de‘ cari ac'centi piovea contenti deutro .il mio cor. Dove T ascondi tesoro amato ? Deh, mi rispondi, se vivi ancor 1 Ax. E puoi, prodc guerrier, di niolle pianto per donnesca beha bagnare il volto ? Se T oggetto T e tolto della tua fiamma, avvi un seraglio .intern, ehe miglior t’ ofl’re hnpero; e per una Bella, quando tu ’l vuoi, mille trovar ne puoi; ma non si trova inai quell’ onor ehe si perdc in pianti, c in lai! At. Ah Signor! — Ax. Dove andö quel maschio ardire, ehe vantar solevi un di? Dove andö 1’ orgoglio c 1’ ire, al cui lampoin marzial campo il nemico impallidi? Tu, ehe a nnolo nie traesti da spumoso ampio torrente, tu', ehe intrepido facesli un macello d’ ogni gente, Se per foco, slrage, e morte mai spargesti un sol sospir; ör quel cor, quel cor si forte, Iierche perdi una vil serva, aseierai cosi languir? Dove andö 1’ orgoglio, e l’ire, dove andö quel maschio ardir? At. S’io ti salvai la vila, se il degni rammentar, lasciami vendicar il mio tesoro. Sofiii ehe in nave armata insegua il traditor; eh’ io mora, o trovi ancor cotei die ädoro. Biscroma. Ah, s'avvisare Atar — Ax. Biscroma, cosa brami ? i delti tuoi sien da nie solo intesi., ■Bzs. Sire, la Bella — Ax. Irza — la Bella —- Si — Irza — Ebben, ehe dice? Kon conoscc il stio Lene. Axur, la tua grand’ alma fr^OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOQOOOOOOÖ