par ehe dica: ti confortal la tua figlia non e morta, l’hai presente, gira i lumi, guarda, mira; — oh giusti Numi! quanto e folle il mio sperar! Coro. Guarda, mira; — oh giusti Nutni! par, ehe torni a delirar. Concert für zwei Violinen, von L. Spohr, vorgetragen von Herrn Matthäi und Herrn Lange. Quart eit und Chor-, aus Sargino, von P ä r. Sofßa. Giusto ciel! ehe lessi mai! Sargino. Io l’intesi — vivo ancora. Pietro. V’d del duro, e duro assai. Montig. Sono incerto, son duhbioso. Ah spiegarmi, oh Dio, non oso t e mi senlo palpilar. . Sü metiiamoci al balcone, A/onf. j , . , . ’ I e am stiamci ad osservar. Pietro. k 1 Soff. Sarg. a 4. Montig. Soffia, voi pur tacete, ehe creder mai degg’io? Deh, il lahbro omai sciogliete; non fatemi penar. Soff. Grata del re all’ onore — scnsibile a un’ amore — Sarg. Piesistere non posso — Pietro. Sargino & rosso, rosso. Montig. E il re ehe vel commette? Pietro. L’amico va alle streite.