Turno. Lav. e Lalino. a 5. Enea, Cam., e Turno Non partir, bell’ idol ipio; per quell’ onda all’ altra sponda voglio anch’io passar con te. Voglio anch’io. . . Me infelice! Che fingo? Che ragiono? Dove rapita sono del torrente crudel de’ miei martiri? Perchd, se tanti siete, ehe delirar mi fate, perche non m’uccidete affanni del mio cor? Crescete, oh Dio, grescetfi» fin ehe mi porga aita con toglienni di vita l’eccesso del dolor. Pianoforte-Concert, componirt und vorgetragen vom Herrn Org. Fr. Schneider. Quintett, aus Enea nel Lazio, von Righini. Enea. Ma scemerä pugnando quel fasto, e quel furor. Turno. Risponderö col hrandp a quell’ insano ardor. Lavinia, f Ah, ehe l’acceso foco e Latino | sempre si fa maggior. Camilla. Cedi il primo loco! Lascia! • .'. Nol soffre onor. V Del fato al nero aspelto, ! Ira mille aflanni in pptto, ’tremar mi sento il cor. | Dali’ ira , dal dispetto, . da mille flamme in pettd, ’cuocermi sento il cor.