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$ $ b $ $ $ ❖ $ $ Q 0 $ Sestett, aus Cosi fan tutte, Von Mozart. D. Alfonso. Alla bella Despinetta vi presento amiei miei; non dipende ehe da lei consolar il vostro cor. Ferrando, e Per la inan ehe lieto bacio, Guilelmo. per quei rai di grazie pieni, ta ehe volga a me sereni i begli occhi il mio tesor. Despina. Che sembianze! Che vesiiti! Che figure! Che mustacchi 1 Jo non so, se son Vallacchi, o se Turchi &>n costor. D. Alf. Che ti par di quell’ aspetto? Desp. Per parlarvi schietto, schietto, hanno un muso fuor dell’ uso, vero antidoto d’amor. Ferr. zOr la cosa b appien de<?isa; Guil. ISe costei non ß ravvisa, 7). Alf, /non c'e piü nessun timor. a 4. jChe figure! Che mustacchi! Desp. IJo non so, se non Vallacchi, 'o se Turchi son costor. Fiordiligi e\ Ehi Despina! Ola Despina! Dorabella. f 1 1 Desp. Le Padrone! Alf. Ecco l’istante! Fa con arte: io qui m’ascondo. Fiord. Ragazziaccia tracotante, Dorab. ehe fai li con simil gente? Falli uscire immantinente, o ti so pentir con lor. Desp. Ah, Madame! perdonate; Ferr. al bei pie languir mirate Guil. due meschin, di vostro merit© spasimanti adorator. Fiord. Giusti Numi! cosa sento ? Dorab. Dell’ enorme tradimento chi fu mai l’indeguo autor! Desp. ( Ferr. < Deh, calmate quello sdegno Guil. I $ ❖ 0>0<?00000<’0<>00<>00 oooo OOOOOOOOOOO 00«-000<>0<><>00<X>0 I