0 I ch’io ❖ patto Ottone. quei $ $ ❖ ❖ appunto e i miei ❖ 0 0 $ ❖ ❖ 0 i $ ❖ ❖ ❖ 0 4 ❖ $> ❖ 4 4 0 Q 4 4 0 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 ❖ 0 0 Ah, se mai provasle amore, deh vi muova il mio dolöre. non servi stabile la fedeltä. Coro. Altin, deh piegali, cangia daffetto, non e mai stabile la fedeltä. Coro di Sacerdotesse. Se t’accendi a un nuovo ardore, quel tuo ciglio, quel tuo core tornera lieto, e seren. Amar io quel traditorc? E sarai lelice appien. Ah, si ßriseide I Duette. Aler. Clie al mio bene, al mio te- soro nieglii un sol de miei pensieri il deslino, ah non lo speri, lido sposo ögnor sarö. Ott. Sei vantarmi il tuo tesoro, Tire mie domar tu speri; ma agli accenti, a tuoi pensieri io silenzio impor saprö. Aler. Viver da lei lontano, taci, ehe idea d’orrof! Olt. Sgombra l’affetto insano, disarma il mio rigor! Aler. Scmpre l’avrei sul ciglio, sempre l’avrei nel cor. Olt. Ti giovi il mio consiglio, non provocarmi ancor Ott. Ti pentirai, tardi perA. Aler. Non lo sperar giammai. Aleramo. Io? tu? ehe intesi? barbaro, ed liai coraggio ? ed io t’ascolto ? e credi tu possa amar la vita a segno d’abborrir men ehe morte, il indegno? Audace! ebben! lacci, ehe troncar tu ricusi, la morte tronchera. Aler. Für quesli i giuramenti d’Adelasia, in faccia a ciel, quando il comun consenso in noslr’anime uni. Ott. Giunse l’istante. Aler. Con coraggio l’incontro. Ott. E vuoi • ■ . Aler. Consorte d’Adelasia spirar, gli cstremi ac centi saranno il nome suo. Fl'öten-Concert, von Ebers, geblasen von Um. Grenser. Recitativ und Duett-, aus Adalasia und Aleramo, von Simon Mayer, gesungen von Hrn. xinA Mad. ferner. Uris. Coro- Bris. Fra mille spasimi coutenta l’anima esalerä. Pria ch’ ella veggasi cangiar d’aifetto, e pria ch’ all’ unico soave oggetto,