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> im Saale des Gewandhauses, Donnerstags, am i/'" Decdmber, 1812. Erster T h e i l. Sinfonie, von Ebell. , - Scene und Arie, mit obligater Violine und Viole, aus Leonora, von Pär, gesungen von Dem. Albertina Campagnoli. Ciel! ehe profonda oscuritä tiranna! Qual eterno silenzio! Oh, come io sono sepai ato dal tutto, e in tal momento nell’ Universo giä mi veggo solo! Dunque il mortal mio duolo termine non avrä, ue’l mio soffrire? Fra questi ceppi rei dovrb morire? Per ineritarmi un si fatal destino, Numi, ehe feci io mai? Le trame disvelai d'un tiranno, d’un mostro. Ecco la colpa mia. Ah! quest’ abisso non e de’ mali miei certo il maggiore. E tormento per me, peggior di rporte, Besser privo di te, dolce consorte! Deh , quel ciglio rasserena, cara sposa, e ti consola. Sia conforto alla mia pena, ehe fedele io moro a te. Dolce oggelto del nüo amore, io ti bacio, e stringo al seno: tu sei vita a questo cofe, tu sostieni l’alma in me. Concert für zwei Waldhörner, von Witt, geblasen von Hrn. Fuchs und Herr. Heilig, von Carl Philipp Emanuel Bach, für zwei Singchöre und doppeltes Orchester. Sopran. Herr, werth, dass Schaaren der Engel dir dienen, und dass dich der Glaube der Völker verehrt, ich danke dir, Herr! ich danke dir! ich jauchze dir! und jauchzend lobsingen dir Engel und Völker mit mir: