Ma giä d’entrambi in volto leggo il desire istesso, vi veggo a me dappresso in campo trionfar. Nel publico conflitto nuovo assalto recar da quelle schiere, die a Raimondo affidai, e la vitloria allor da voi sperai. Gli altri guerrier da tergo, nientre al Moria s’appressa, sorprender dee Toste d’Egittoj io stesso li guido, e se Tofleso pie mal regge al suo peso in sull’ arcione, pugnar saprä la man. Chi fra le stragi illeso e ancor ben piu di me, dovria affrettarsi alla pugna. Oggi il gran voto sciogliersi de’: questo de’ Franchi e il solo, il comune de.sio, il dover d’ogni prode, e il dover mio. ogni guerrier raccolto al proprio nome invitto publico onor procura, alle private eure poscia potrem pensar. 5 Tancredi. Rinaldo! (2?zn.) Amico! (Tanc.) Orchefarem? (Rin.') Non era al nuovo di soltanto cornandata la pugna? (Taner.) A quel ehe disse, ei l’ordine cangiö. Comprendo adesso, perche, quand’io qui venni, armi gridando, s’aflieltavan le schiere. Rinaldo. Ah! dunque forse giä pugnano i guerrieri. Andiam, giurammo non cessar dall’ impresa, se compiuta non sia. Tancredi. Ne merto acquista nelle onorate imprese, se compirle non sä chi le intraprese. Rinaldo. AH’armi! al ealnpo! (Taner?) Al campo andiam, se il fin pari al desio succede, a compir l’opra.. Rinaldo. Ed a serbar la fede. Rinaldo. Tancredi. R inaldo. Tancredi. D u e t t o. Re del Ciel! Signor de’ regni! Ah! se tu mi sei di guida — Se i miei preghi tu non sdegni —