CONCERT i l. Ouvertüre, Dem. Alb- Campagnoli. äh & & & äh (s? äh äh 1 eh §h ch äh äh « Oh quanto, amici, tutto al fato le mie vicende, des M o g im Saale des Gewandhauses, gegeben von W ' x $ Erster Violinist Seiner Majestät des Kaisers von Frankreich, u. Mitglied kaiserl. Conservatoriums der Musik zu Paris. n t a g s, am dien May, 1812. Ouvertüre, von Winter. Vi olin - Conc er t, comp, und gespielt von Hrn. Rode. (Neu.) Scene und Arie, von Pär, gesungen von Grazie ti rendo, clemente cielo! II mio dilelto sposo, ehe tanto sospirai, dunque veder potrö? Fra pochi istanti, in questo luogo istesso — Ah, ehe m’inonda del piacer l’eccesso! — prigioniera, e lontana dall’ amato mio bene. io palpitai finor! Ma perdono, i mali miei, se l’oggetto ch’io adoro, atfin mi rende. Alme fide, ai vostri accenti respirö quest’ ahna amante, di piacer un solo istante r , quanti affanni la scordar! c z/-'