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yYYyyyyYYyyyyyYyVYyYyvyYVyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyYyyyyYyyyyyYyyYYyYYVYyyyyyyyyYVYyyyyyYVyyyyyyyy Einlass - Billets zu 16 Groschen, sind bei dem Bibliothek - Auf Wärter S ehr öt er und am Eingänge des Saals zu bekommen. nTl^aöc Gin. Polin. il Re, e Coro. Gin. Di mia morte, s’hai desio, versa tutto il sangue mio; ma rispetta l’innocenza, ma Ponor non m’involar. Coro. Non vantare piü innocenza, piü Ponore non vantar. CI Tu ehe. vedi, o eiel demente, I * se quest’ anima e innocente, I mi diffendi in tal periglio ) (per pietä, non mi lasciar. suo duolo, a’snoi lamenti | io mi senlo a consolar. I Quegli accenti, que’lamenti \ ( mi vorrian pietä destar. Gin. Ma voi tutti, oh Dio! tacete? tutti ohime! m’abbandonate? tutti voi dunque m’odiate? Padre almen Re. Che pena amara! Coro. No. Signor, non Pascoltar. Gin. Dunque a voi non son piü cara? Non potrö sperar pietä? Quello sdegno, quel rigore mai per me non cesserä. Coro. Non sperar giammai pietä. Gin. Questo e troppo, avverso cielo! non resisto a tante pene, insoffribil mi diviene, e la vita orror mi fa. Le mie barbare vicende desteranno un di pietä. Tutti gli altri. AfFanno orrore laeerando va il mio core, piü resistere non sa.