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C o n c e r t Don Theil. 8eene und Infelice, quäl qrrpre! Ah! di me ehe si dirä? Chi vedesse il mio dolore, pur avria di nie pieta. Lavinia,} Ah, ehe l’acceso foco e Latino f sempre si fa maggior. Camilla. Cedi il primo loco! Lascia! im Saale des Gewandhauses Non piu di fiori vaghe catene discenda Imene ad intrecciar. Violin-Coneert, von Kreutzer, gespielt von Hra. Matthäi. Quintett, aus Enea nel Lazio, von Righini. Enea. Ma scemerä pugnando quel fasto, e quel Furor. Tumo. Risponderö col brando a quell’ insano ärdor. von Beethoven. Arie aus: la elemenza di Tito, von Mozart, mit oblig. Bassethorn, geblasen von Hrn. Barth, ges. von Dem. Alb- Cainpagnoli. Evco il punto, o Vitellia, d’esaminar la tua costanza. Avrai valor, ehe basti a rinnrare esangue il tuo Sesto fedel? Sesto, ehe t’ama piu della vita sua? ehe per tua colpa divenne reo? ehe t'ubbidi crudele? ehe, ingiusta, t’adoro? ehe in faccia a morte si gran fede ti serba? E tu frattanto, nön ignota a te stessa, andrai tranquilla al talamo d’Auguslo? Ah! mi vedrei sempre Sesto d’intorno. E Paure, e i sassi temerei ehe loquaci mi scoprissero a Tito. A’ piedi suoi vadasi, il tutto a palesar. Si scemi il delitto di Sesto, se scusar non si puo col fallo mio. D’impero, e d’imenei speranze, addio! Stretta fra barbare aspre ritorte veggo la morte ver nie avanzar herstags, am 20 slcn Februar, 1812.