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iorre ero, e del cor, e a nie non resta li speine? A mio dispelto, ahi lassa vedrä la Grecia a suo gran scorno Trojana di quel soglio, ano Elettra D’ingrata al sangue mio, so, ehe la colpa avrei; ma quel sembiante, oh Dei, odiare ancor non so. ' oggi 41 moiido, d’Oreste alle sciagure a queste arene. fuggitiva, raminga, e mia rivale. Quanti mi siele iutorno carnefici spietati? Orsü! sbranale. vendetta, gelosia,.odio, ed amore — sbranate, si, quest’ infelice core! Padre, germani, addio! voi foste — io vi perdei; — ; Grecia, cagion tu sei, : e un Greco adoreö! 1 Idamanle. Scingftte le calene, ed o fedele Sidon, suddita nostra, vegga due gloriosi popoli in dolce nodo avviuti, e stretti di perfetla ämisla. Elena afmb hi Grcdirf, e l’Asia, ed ora disarma, e riimisce, ed Asia, e Grecia Eroina novejla, Principessa piü amabile, e piü bella. Coro de’ Trojani prigiohieri, e Cretesi. Coro. Godiam la pace, or si la terra trionfi amore, ripos.o ayrä. (ZZ Coro si ripete.') ora ogni core Due Trojani soll. A voi dobbiamo, giubilerä. pietosi Nurni Due Cretesi soli. Grazie a chi estinse e a. quei bei lunii face di guerra, la libertä. (II Coro da capo. ) Violin-Concert, von Polledro, zum Erstenmale gespielt von Hrn. Campagnoli. Idomeneo. Zweite Abtheilung. Scene, Arie und Chor. Elettra. Estinto e Idomeneo?..... Tutto a^mici danni, tutto congiura il ciel. Puö a suo talento Idamante disp, d’un im ombra c vedr una sqjiiava e del talamo a parte. I ami l’ingrato e soffr una figlia d’un re, ehe ha re vassalli, ehe una vil schiava aspiri al grand’ äcquisto? — O sdeguo, o sinanie, o duol!.;... piü nou resislo,