K-J. K Kl und Madame Werner. B In B ß B B ’H B BI B B B Lic. Giulia! Giul. Io lo Lic. Giul. BI BI Bj B bi io ti son grata, il dono degno di te; respira infelice mio cor. Non piü ristretti vi sfogherete alfin materni aflctti. Oh momento Fortunato! la mia gioja alfin vedrö; questo caro oggetto amato al mio seno io stringerö. Forse a me ditä, ehe m’ama, ehe l'adöro io gli dirö. Ah se madre egli mi chiama, di piacer io morirö. La speme, il contento, m’inondana il core! Avere un sol figlio, serrarselo al pctlo, e gioja, e diletto, ehe dir non si puö. P ianofor t e - Con cer t, componirt und zum Erslenmale gespielt von Herrn Musik - Director Schneider. Che non vi sia ne’ boschi un asilo per noi ? Sott’ altro Cielo, in qualeh’ antro selvaggio? Di un’ accento — un sol — da schiavitü si orrenda io voglio, il sai, sottrarti. Giul. Non fia mai 1 Lic. I Numi avran pietä del fato, ehe ci opprime. Ah 1 come ponno obliar beltä cosi sublime ? — Figlia del ciel, tesoro del mio cor sei di quest’ alma 1’ idolo vezzo- so! — Scene und Duett, aus la Vestalc, von Spontini, gesungen von Herrn I B ru ® a52 5aEHE25a5as2saEasaEaE2S2EasaEa5asaEa5asa52EaEasaEaEaE=iEaEc!E2E'ä sento! Giulia 1 L’altare trema 1 Lic. Io ti veggo — Giul. In quai luoghi! Lic. Il Dio, ehe i cuor ci ha uniti, ehe veglia intorno qul, cura avrä de’ tuoi di. Giul. Ali, ch’io tremo j>er te! Lic. Del gran rischio in cui sei l’imagine rispinsi. Da si terribil sforzo giudica del mio ardir! — jasaEasasasasaESEassEaEaEasaEaEaEasaE'«)