ui w per pieta! r« Zwei ter nl Hl L ] } { S ä In in ßt |U und gespielt von Hm. Anton Bohrer. von Pär, gesungen von iu *3 n u n tu In [U Vengo a le, tu non m’attendi, ti vcdvö, mi rivedrai; , al tuo sen mi stringerai. Dolce idea! caro consortel Dal tuo sen nemmen la morte, nb, divider non polra. Ma volä il tempo O Cielo! o Amore! M’assistete, Violin-Concer t, comp. Scene und Aria mit obligater Violin, Dem. Schicht. Sü Griseltja, coraggio! — Oh Dio! di quesle un di si care, or troppo infauste mura, piü non soffro la vista? E di mia niauo, dunque apprestarle io stessa deggio alla mia rival? Ah non mi sento tanto valor, la mia virtü vacilla il cor mi trema,. l'alnia si confondgx e la mano al desio piü non risponde. Voi pur foste, o care piume, sacre un tempo al mio riposo, io qui giaqui col mio sposo frä i piacer d’un casto amor. Ora, oh Dio! d’afianno oppressa l’alma mia fuor di ine stessa, n nl aasaEaEasasasasaEaE^sasasasaBasasaEasasaEaEasaEasaEasaEaEaEaEaEasB!