Memoire storiche e critiche sopra Alcuni, principali Templi Italiani, ovebbero Luogo le prime sculture Storia Della Scultura Dal Suo Risorgimento In Italia Fino Al Secolo Di Canova
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Memoire storiche e critiche sopra Alcuni, principali Templi Italiani, ovebbero Luogo le prime sculture
CAPITOLO SESTO 2 I I pel corso di molte generazioni. In simili gravis simi casi la maggiore diiìicolti è poi sempre quella di allontanare ogni prevenzione al mo mento di pronunziare fra i progetti diversi la preferenza ad un solo, ma in questo caso cre diamo che quel degno e pio arcivescovo non consultasse un consesso di persone molto intel ligenti . Concorsero a quest’oggetto Martino Casso, Varjdise- Antonio Barca, D. Lorenzo Bernabita, Giaco- ita facciata pino della Porta, il Tolomeo , Onorio Longo, Girolamo Rinaldi, Lelio Buzio, Antonio Maria Corbetta, Girolamo Sesto e Francesco Maria Richino, de’quali si veggono i disegni nella gal leria della fabbrica. Si discusse , si fecero mo delli, e col parere dei suddetti e di Muzio degli Oddi si tornò a preferire il disegno del Pelle grini senza piedestalli, e si tornò a por mano all’opera gittando ciò ch’era prima di quel tempo stato incominciato da certo architetto Alessandro Bernatti. Questa risoluzione, come far sogliono le cose concluse in tanta esitanza, non produsse altro frutto fuorché un modello dell’opera in grande come esser doveva eretto pel comando di detto arcivescovo, modello che servi poi come arco di trionfo quando venne a Milano il cardinale infante di Spagna. Oltre tutte le difficoltà che insorsero per resecuzione dell’opera non fu lieve quella delle