Memoire storiche e critiche sopra Alcuni, principali Templi Italiani, ovebbero Luogo le prime sculture Storia Della Scultura Dal Suo Risorgimento In Italia Fino Al Secolo Di Canova
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Memoire storiche e critiche sopra Alcuni, principali Templi Italiani, ovebbero Luogo le prime sculture
CAPITOLO QUINTO 1J1 è informa di croce, lunga piedi 280 e larga i38, talché le dimensioni dell’edifìcio non sono quel- leche ne costituiscono il pregio principale,ma questo risulta dalla preziosità d ogni genere di decorazioni, essendo così grandiosi i mezzi de stinati per quest’ oggetto che i direttori dell’ope ra poteronsi impegnare a far venire di Ioni.in paese artisti distinti in ogni arte volendo che tutte le umane produzioni più segnalate con tribuissero allo splendore dell’opera . Si è creduto per lungo tempo che una certa pittura insigne nella facciata esterna di questa chiesa, mal concia per la sua antichità, e che nel 1770 venne restaurata dal Zanoni, fosse di Giotto, giacché questo celebre dipintore si sa che dipinse in Padova, ov’ ebbe lunga dimora. Ma più diligenti indagatori hanno potuto per suadersi che questa fosse opera di un certo Ja copo Avvanzi bolognese, il quale dipinse nel i38o , e fu lodato dalMantegna, dal Bonarroti e dai Caracci per le rarissime sue opere. Que sta pittura rappresenta una Vergine col Bam bino, S. Giuseppe e S. Giovanni ed é collocata in una nicchia in allo dietro un’ antica statua di S. Antonio al di sopra della famosa pittura di Andrea Mantegna, la quale rappresenta San Bernardino e S. Antonio, restaurata essa pure dal Zanoni, e sotto cui l’autore pose il suo nome nel 1452. Nell’interno della chiesa veg-