contrade le tracce della loro perizia, partico larmente nella Scultura. In alcune parti dell’Asia si sono riscontrati tali monumenti che hanno posto alla tortura l’ingegno degli antiquarj, e che di buon grado saremmo inclinati a riferire alle idee in addietro enunciate, piuttosto che togliere affatto a quelle nazioni il merito e la possibilità di averli prodotti. Possono essere piombate posteriormente in uno stato di avvi limento e di barbarie, e l’Italia ne dà quasi l’esempio . Nell’anno 1 720 si trovarono fra la Siberia e il mar Caspio, in una casa sotterranea fabbricata di mattoni diverse urne , lampadi, orecchini, una statua equestre d’un principe orientale con un diadema in capo , due don ne assise su due troni, e finalmente un ro tolo di manoscritti che si dissero in lingua del Tibet, e che Pietro il grande mandò all’ac cademia delle iscrizioni e belle lettere di Pa rigi . In un appartamento d’un re di Astrakan venne scoperta una statua del re Brama stato trucidato da’suoi sudditi, così ben fatta che fu oggetto d’ammirazione agli europei che la os servarono. Alcuni ambasciatori olandesi vide ro a Envva gli appartamenti del principe ornati di una quantità di belle statue di grandezza umana assise su dei banchi. A Kampion in Tar- taria furono trovate statue di grandezza umana