che quella (lei monumento, e vi riconosce ..tutti i caratteri del dio Pane degli Sciti. Questa sta tuetta, seguendo l’illustratore , ha lunghi mu stacchi proprj di quella nazione, e non degli Egizj e dei Greci che non gli usarono : le sue cosce sono cosi rialzate che col mento quasi appoggia sulle ginocchia, e le sue gambe sono ripiegate lungo il femore, e da questo raccor- ciamento a guisa di una rana si deduce che il dio, cosi concentrato, esprime essere il centro di tutto, e la forza costitutrice Xessenza delle cose materiali. Se Pane, o alcuno di questi idoli ritrovasi rappresentato con grosso ventre come un idropico, non attribuisce questa specie di difetto a quel carattere di floscezza senile che 1’ artista abbia voluto dargli, come ai Si leni, ma dice che ciò dimostra contener tutto , e che lutto è in lui; che nel suo seno tiene lutto V universo, e tutte le vite prima che esistano e si sviluppino nell’ ordine delle cose create. Se la statuetta è nera, ella dinota che la creazione accadde in tempo di notte; se assisa, dimostra che esiste la divinità per se stessa; in somma tut to ha un profondo significalo, non è permesso di dubitare, tutto si riporta alla teologia antica,nul la si dà al caso, nulla alla dottrina o all ignoranza dell’artefice che l’ha scolpita, e quest’ istessa troppo ingegnosa e strana maniera d’interpre tare non solo c da esso usata nelle cose d’ in-