ogni nazione. Il riprodurre in piccola forma e a puri contorni questi grandiosi e già noti monumenti, come sarebbesi potuto fare nei pri mi saggi dell’arte rinascente,oltre che avrebbe consumato gran tempo einutil dispendio, avreb be anche mal corrisposto all’oggetto di una sto ria dell’arte. Il modo col quale noi ci propon- ghiamo di richiamare ad esame le produzioni delle Arti non farebbe che tradirla pittura,es sendo impossibile col debole sussidio dei puri contorni l’instituire (a cagion d’esempio) un paralello tra Raffaello, Tiziano eCoreggio, con sistendo il merito sommo dei due ultimi più nella magia del colore, nel chiaroscuro e nella venustà , che nella profondità del disegno e nella parte più sublime della composizione e dell’ espressione. Meno illustrati, i monumenti della Scultura ci hanno offerto un campo ove si rendevano troppo necessarie le cure diligenti di un qual che cultore, e per ciò abbiamo creduto che potessero essere di non opportuno sussidio agli artisti ed agli amatori i puri contorni delle scul ture nella discreta forma che qui si presenta no , trattandosi frequentemente di cose non pubblicate anteriormente , ovvero alterate e sfigurate in tal modo, che più per tradizione o reminiscenza sembrano fatte di quello che per