1.1 BRO PRIMO 288 ad un oscurissimo impenetrabile velo alcune false religioni non solo contribuì ad alterar la bellezza di queste forme , ma a far che si ve* dessero mostri e chimere simboliche per rap presentare mistiche speculazioni, o contrarie ad ogni ragione o superiori a qualunque sorta d intendimento . Basta leggere gli autori che riportano gli errori e le mostruose figure che son isi vedute in alcuni tempi anche presso i cristiani . 11 P. Giovanni Interian de Ayala nella sua opera in titolata Pictor chrìstìanus Cruditus ove parla della Trinità e della forma di rappresentarla si esprime cosi : Jam supra me min imus absurdac prorsus ac monstruosae imagines trìnitatis, ut pessimi pìctores volunt, sacratissimae ; in qua uno vultu complcctuntur tres nares, tri a men ta , tres quoque Jrontes et quinque oculos. Chi non vede a prima vista l’orribile chimera che risulta da questo emblema si mal inteso di re ligione? E il Bejlarmino nelle sue controversie biasimando queste usanze riferisce singolarità non meno sconcie delle sopraccennate: Nec tollerandum est quod pictores audent ex ca pite suo confingere imagines Trìnitatis ut cum pingunt unum hominem cum trihus faciebus, vel unum hominem cum duobus capitibus et in medio eorum columbam. Ifaec enim monstra quaedam videntur, et magis ojjendunt defor-