LIBRO PRIMO Della Tra- l»«*a , <lel Palmi»- mento e del Sago* *9-4 ornamenti di porpora che Tulio Ostilio fu il primo ad usar sulle tonache; e la loro differen za non consisteva che nella maggiore o minore ricchezza delle frange o liste purpuree che circondavano f estremità e il contorno del col lo. Si trova scritto che il davo tanto lato che angusto si portava al collo come una distinzio ne a guisa degli ordini delle nostre gran crocio commende, e nel modo che i Romani solevano portare la bolla d’oro : ma se ciò fosse, non sarebbe omesso nei monumenti, siccome age volmente si può capire come in opere di scul tura venisse bensì omessa una lista nel lembo della tonaca che dal solo colore più che dal rilievo traeva risalto. Alcuni autori hanno cre duto che il laticlavio e l’angusticlavio fossero strisce cadenti o sul petto o dietro gli omeri, ma più ragionevolmente pensando mi sembra potersi persistere a fissare la distinzione sul so lo colore, o che realmente fossero tessuti alcu ni fili formanti una lista purpurea nella lana della tonaca, il che maggiormente può sfuggi re alle più scrupolose diligenze dello scarpello. Ciò concilierebbe la verisimiglianza di ciò che esser doveva con ciò che non può apparire in ({nello che ci rimane, e che ha dato luogo alla discrepanza di opinioni di molti autori . Diverse altre forme e colori di manti usa vano i Romani sotto le denominazioni di Tra- ' V,