CAPITOLO QUINTO 1 f>5 pai'li inferiori lino all’altezza delle cosce, dal che furono chiamate Phaìnomerides, cioè mo stratoci della coscia; moda riservata però alle sole giovani, giacché Sofocle deride Ermione che in età matura portava ancora la tunica aperta. Gli uomini di bassa condizione portavano la tunica assai stretta, senza maniche e di tela grossolana (1). Poiignoto dipinse Elfenore ve stito come un marinajo colla tonaca tessuta di pelo di capra, e nel palazzo Farnese v e la sta tua d’ un contadino che porta delselvaggiume, vestito con una tonaca di pelle. Le tuniche degli uomini ordinariamente non iscendevano che sino al ginocchio, e le maniche non oltre passavano il gomito . Poche volte s’è anche vi sto nei monumenti la tunica reale giungere fi no al tallone, ed i re in atteggiamento d’im prese militari usavano la tunica copta; vede- si però in un basso rilievo eh’ era in villa Borghese un Creonte re di Corinto colla tunica talare (a); siccome in un fragmento d’urna nel palazzo Rondanini un Edippo re di Tebe simil mente vestito (3). Pressoi Romani non differiva molto il modo di vestire la tunica da quello che usavano i Greci. Scendeva generalmente fino ( i ) Paus. Graec. Descript. L. X. (a) Admiranda Rom. antiq. p. 61. (3) Winckelmann Mommi, ined. fìg. io3.