('osi aliti no . ]>i di Lucio Vero, di M. Aurelio, di Caracalla e di altri degni di passare per opera dei tempi migliori. Pare che l’alfa e F omega nelle arti sia il ritratto, e che segni tanto la loro oiùgine come la loro ruina. Si giunge all’indifferenza per ogni monumento quando cessa F affetto alla gloria patria ; non s’incoraggiscono più le im presegrandiose, non trionfa più F ambizione, non hanno più alcun ascendente i pregiudizj religiosi, ma si ama, si ammira e si vuole la propria immagine. Questo è il frutto delle os servazioni sui secoli e della esperienza sulle passioni degli uomini. L’arte della scultura sotto il regno di Co stantino fatalmente non fu partecipe della glo ria delle sue armi, e il rivolgersi al maggiore dei monumenti eretto alla sua memoria basta per chiarirsi di questa verità. Tutte le bellezze che ainmiransi nel suo arco trionfale sono in volate ad un arco eretto 200 anni prima aTra- jano, e come ognun sa , relative alle guerre di quell’ imperatore vincitore dei Daci e dei Parti; ed osservasi pur anche con doloi’e come alcune di queste sculture preziose furono poste in luogo disadatto, o soffrirono assai nell essere adattate ad ornare un edificio che gli artisti d’allora non erano capaci di ornare se non gof famente, come si vede dal poco che necessa riamente da loro fu eseguito .