Uomini divinizza ti . un primo e debole saggio degli sforzi che do vette fari’ arte per arrivare all’ intero suo scopo. Associaronsi al culto delle divinità le testi monianze di riconoscenza e i tributi che furo no dalle nazioni resi alla memoria di quegli uo mini che migliorarono la condizione della so- O cietà, sia coll apportare le buone costumanze degli altri popoli, sia colle utili ed importan ti loro scoperte, sia col difendere mediante il loro valore la patria minacciata ; e giunsero queste dimostrazioni di grato animo tante vol te fino ad erigere ara, tempio e simulacro in pe renne memoria del beneficio : così per un prin cipio di gratitudine si aumentò tante volte il numero delle divinità. Ma non fu deipari agevole a tutte le nazioni il rappresentare col mezzo delle arti questi si mulacri, c la scultura si perfezionò più rapida mente ove fu trattata da uomini nei quali con correvano in maggior copia quei favori che la natura non equabilmente compartì sulla terra. Dai remoti popoli dell’Asia si diramarono mol te cognizioni, molte arti, molte scienze; e quan- d’anche si voglia credere che per loro mezzo si propagassero nella Grecia, non è meraviglia se in quel clima, e col genio di quella nazione si elevassero tanto al di sopra della loro deriva zione e ghignassero a tanta prosperità da Tonnare l’ammirazione di tutto il mondo, coinè formano