CAPITOLO TERZO 1«7 . 7 -\ uno sforzo d’ arte e d imitazione inalzarono coll’apoteosi alla regione dei numi gl’individui della nostra specie, qualunque si fosse la loro sfera, purché non privi di merito e di virtù . Lungamente e profondamente sull origine dei culti ha scritto il signor Dupuis, e il signor Guasco si è esteso con più applicazione all’arte della scultura nel secondo e nel terzo capitolo del suo libro intitolato: De Vusage dcs statues chez Ics anciens. Ognuno sa bene se nelle varie tradizioni re- Primi og- ligiose l’accortezza dei ministri abbia avvilup- culto, paté le più strane superstizioni intorno al miste rioso senso degli oracoli, e ognuno riflettendo come nelle ligure simboliche la natura è ordina- u riamente subordinata ai segni di convenzione coi quali l’uomo si propone di rappresentare le immagini, può sovvenirsi come appunto oggetti di culto non sieno stale soltanto le pietre ed i tronchi, ma sino le bestie più immonde, le pro duzioni degli orti più volgari ei più strani ac cozzamenti d’idee, dimodoché fra tutti gli ado ratori di un ente supremo sembrò più ragione vole, a vanti l’esistenza d’ogni rivelazione, colui che si prosternava dinanzi all’astro maggiore, quasi adorando nell’ apportatore della luce la vita del mondo e il generator delle cose . Nè difatti ripugnar doveva alla ragione poi tanto il prosternarsi dinanzi a quei pianeti luminosi