LIBRO PRIMO i a a, si a Ferrai'a, si attestarono i tributi della pub blica riconoscenza; siccome gli altri eretti dai Veneziani a Bartolommeo Coglione e a Gatta melata , dai Genovesi ad Andrea Doria e al Maresciallo di Richelieu, dai Napoletani a D. Giovanni d’Austria, e tante altre statue, tutte confermano il sin qui esposto . DilFusa la luce «Fogni sapere dall'Italia, ne imitarono i glorio si esempli le altre per sin remote contrade che si accinsero ad emulare simili generose impre se; ed ecco la statua del duca d’Alba in An versa , quella di Erasmo a Roterdam, quella di Guglielmo Teli a Berna, la colonna e la statua e di Federico III nei contorni di Nuis in Germa nia, quella di Gio. Guglielmo elettore palatino a Dusseldorf, la piramide a Gustavo Adolfo, detta la piramide d’Oppenheim in Alsazia, quelle di Cristiano V a Copenaghen, quelle di Federico J e <li Federico V a Berlino , l’obelisco di Pot sdam, la statua equestre del re Augusto a Dre sda, quelle di Gustavo Vasa e di Gustavo Adolfo in Isvezia, e il gran masso di Petroburgo. Si videro i monumenti eretti dagli Spagnuoli ai loro re, le memorie innalzate ai sovrani dell'In ghilterra, che per le procellose fazioni di que gl’ isolani non furono forse erette dal voto della intera nazione, e non si presentano per con seguenza con tanta grandezza; e finalmente le molte statue che la divozione de’Francesi