Materia fragile. 112 LIBRO PRIMO infanzia dell’ arte un qualche informe resto di pietre nude e non figurate, rimasto negletto ed inosservato e sfuggito per dir così sino alla rab bia del tempo medesimo . Pare evidente che gli uomini abbiano co minciato ad usare del legno per fare utensili che sei’vissero a porli al coperto de’loro biso gni, mentre le forme svariate di questo, il suo facile adattarsi al taglio o all’ incisione dee ave re offerto una materia molto propria ad infiniti lavori. La creta egualmente, prima del marmo debb’ essere stata in mille guise modificata . Le prime produzioni, se pur vuol risalirsi alle tracce de’monumenti più antichi, dovrebbero essere state di queste materie fragili e pieghe voli. Nel cuore dell’uomo allevato in società e incivilito dall’istruzione si sveglia una brama U irrequieta di vivere oltre al breve confine se gnato ai suoi giorni; e questa lo agita colla più orgogliosa ambizione e forma il tormento di quella vita che non può tanto protrarre quan to le opere della sua mano . Le idee della grandezza, l’ainor di nazione e la smania di vi vere fastoso nella posterità con lavori che pos sibilmente la vincano sul sistema della distru- zion generale , non nacquero coi primi uomi ni, poiché, come abbiamo detto, questi tor menti dell’ anima non sono che il frutto della’ sociale emulazione. Non è poi da indagarsi se