•jG'2 unito QUINTO t• -1111>o ; e i J>om!>ai di, Sammicbeli, Palladio, Sminuzzi imiti a molti aitivi fecero l'isplendere l’Atene dell’Adria colle opere loro sopra tutte le città dell’Europa moderna. Lo stesso Jacopo Sansovino, che di Toscana se ne venne a Venezia al servigio della signo ria, ebbe opportunità di render migliore il suo gusto nelle cose d’architettura, e produrvi ope re stupende, emulando quelle dei veneziani ar chitetti, quantunque nella statuaria può dirsi fondasse una scuola e qui trasfondesse lo stile degli scultori fiorentini che dominava per tutta l’Italia. E seco difatti menò di Firenze oltre la famiglia anche diversi alunni e compagni che lo ajutarono in molte opere sue, ed ebbero con lui dalla signoria ricetto e protezione ( 1). In (i) Gioverà aver notizia in questo luogo di quel Deside rio da Fiorenza che fu ira’ suoi più distinti scolari, come rilevasi da qualche opera sua . A carte i3 del libro fab brica segnato li della chiesa di S. Marco e palazzo ducale, leggesi un contratto in data 18 Aprile i >4^ stipulato for malmente in Venezia sedici anni dopo che il Sansovino era già al servizio della signoria , elio a noi piace di riportare , poiché oltre il darsi in quello notizia di un aurore toscano qui venuto in compagnia del maestro , si dà conto de’ mo dellatori dell’ urna battesimale di S. Marco , lavoro abba stanza distinto per doversene rintracciare gli autori. In que sta stessa scrittura rilevasi come anche Tiziano da Padova scultore , detto Tiziano Minio , di cui pochi cenni ci lascia rono i biografi ( da non confondersi con Tiziano Aspetti ) fosse impiegato in quest' opera , essendo egli parimente tra gli allievi del Sansovino, per i cui lavori commende,oli