Guerre più fatali e opere più classi che • cui vennero i più gran monarchi d’Europa per occupare le nostre belle contrade, portandovi la strage e la rapina, e facendo gridar di dolo re tutti gli scrittori che non mentirono nel tri sto vaticinio di ciò che succeder doveva per una troppo chiara conseguenza della straniera baldanza, e della nostra divisione e debolezza II bel viver allora si sommerse E la quiete in tal modo s" escluse Che in guerre in povertà, sempre e in affanni E dopo stata ed è per star mollarmi. Così parlando dell’Italia invasa dagli stranieri scriveva fatidicamente il divino Ariosto, e non presagiva forse scrivendo che il suo poema e le opere di Raffaello e di Michelangelo avrebbero prevalso alla tristezza dei tempi, e colla luce da loro sparsa avrebber vinto 1’oscurità d’ogni patria sciagura. I primi trentanni appunto di questo XVI secolo, i più famosi per le fatalissime guerre a cui soggiacque l’Italia,furono anche i più ce lebrati per le classiche produzioni dei primi genj del mondo. Era però terminato il secolo precedente in modo sì triste che ne durarono per qualch’anno le conseguenze funeste, poi ché dopo la pròna irruzione de francesi, l’im moralità, l’irreligione, la licenza, e la crapula