TAVOLA XXXVII. U Na Caccia si rappresenta in questa prima Pittu ra . 11 Genio cacciatore non può essere atteggia to con maggior vivacità, e grazia. Il moto del le ali, e lo svolazzar del panno corrispondono all’azzione di lanciar egli con la destra mano un dardo, mentre ne ritiene due nella sinistra • Si scorge quindi tutta 1’ accuratezza del Pittore nel la descrizzione di un’esercizio sì nobile, deidi cui pregj, ed utilità hanno convenuto gl’Anti- chi egualmente che i moderni. Espressive sono le mosse de’ Cervi che fuggono : Le forme poi de’ cani sembrano appunto quelle rilevate da Nemesiano al v. 108. e seg. L’altra Pittura ci offre due Genj sopra cocchi tirati da Delfini sottoposti al giogo. E’ qui da ammirarsi lo scherzo di uno di essi Genj vin to dal sonno, ed in atto di cadere nelle acque, come avvenne già dell* addormentato celebre Nocchiere di Enea. Tom.1. Pit.