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TAVOLA XXXV. L A prima delle due Pitture di questo Rame pre senta un mecanismo di rara menzione negl’anti- chi Autori di materie di campagna . Può rav visarvi un’esercizio relativo al Collegio, che vi era in Roma de’Capulatori, o sia Custodi dei Torchi da Olive, e da Uve. Un rustico stret toio , due Travi fermati superiormente da altro, varie traverse , e più conii di legno formano tut ta la Machina. DueGenj con colpi contraposti di mazzuole inzeppano i conii quali premano sulle traverse, che schiacciano l’Uve, estraendo- - ne il mosto . Altro Genio in disparte, addetto forse a cuocere il mosto estratto , lo rimesce en tro un vaso posto sopra un’accesa Fornace. Nell’ altra Pittura si vede una Bottega di Cal zolaio . Due Genj sopra sgabelli intorno ad un Banchetto si occupano a lavori di tale arte . Al muro vi è una Tavola con scarpe . Da altra par te un Armario conforme, e vasi di tinte, pro babilmente per i Calzari. Tom.I. Pit.