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£ o n c e r t bet ??? a i> a m e © u f e au$ «Prag. 3 nt ©aale b e s ©eroanbfcaufeö SDienftagS, ben 22. Slpril, 1788* £rfter S^eiL (Sinfonie, von $apbn. (Scene, von ^Jtati. Sarete alfin contenti ambiziofi miei folli penfieri. i. eccomi priva d’ ogni conforto mior Ö Sarete altin contenti ambiziofi miet folli penlieri. Eccomi abbandonata, twumi priva d ( Come in un punto tutto cangib per me; ‘ Spenta e la fpeme di mai piü goder pace, Spenta e del fol la face, Agl’ occ’ni miei, perdendo il caro ben, tutto perdei. Povero Alcefte! Oh Dio! Pietade, e orrore, mi fa 1* Idea del tuo, del mio dolor« E Cleonice fteffa di lasciarla t’ impone; E pote quefto labro? In tanti affanni, foccorfo oh Dei, la mia virtii fmarrita M bafti appena a tollerar la vita. Agitata in tanti affanni Non ho pace, e non la fpero; Sotto Ciel funefto, e nero Son vicino a naufragar. Senza guida, e fenza ftella Manca, oh Dio! la mia coftanza, M’ abbandona la fperanza E comincio a delirar. doncert