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©onnet^ta^/ £>en 21. 1782. ■ 4 *": - Ü Non ■pff^Sotw b c s @ etv a n b lj a u fe $. Giftet £5eil Sinfonie, von Simmcrmann. SlViC, aus Alcide al Bivio, von Mi forprende un tanto affetto, Nol ricufo, non l’accetto; Ma dimando all’ alma opprefla Qualche iftante a refpirar. Son confufo, e in fen mi fento, Fra contento e lo ftupore, La ragione, oppoda al core, Agitarft e vacillar. Oncert auf ter QSioKn, (Jperr Stufje.) §(ViC nut Diecifativ unb concertirenbem Sajjotf, von 28acij, (£r. Sdjldj unb J?r. Üvdtb) Eccoti in altra forte! Ecco cambiato, Teiniftocle, il tuo dato! Or or di tutto Bifognofo, e mendico, raniingo fuggitivo, D’un vil tugurio a nrendicar coflretto Eri l’afilo; e adellb liarbitro divenilli E d’un regno, e d’un Re. Chi fa quäl altro Sui teatro del Mondo Afpetto io cangierö. Sorte incoflante! a veneggiar vorrefli Trarmi con te. Nb: ti provai piir volte Ed avverfa, e felice. Jo non mi fido Del tuo favor; dell’ ire tue mi rido.