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S,m ©aale b e ö ©eroanbfcaufe« ©onnerflagö, bcn 21 Octobcv, 179°» grfter Sinfonie, von ^oiducfj. Scene, von $apbn. (®tob, Srfji^t). Baftano i pianti: aflai Queft’antro rifuonb de’miei fofpiri; E' tempo di morir. Quefto mio dardo L’efilio fia del mio dolore acerbo. Fillide mi tradi: Fillide ingrata Vuol la mia morte , e_l’abbia. Ma prima del mio fcempio In quefto tronco la cagion f’ incida; Onde a’ pofteri refti Del cafo mio qualche memoria alrneno. Per ... Fillide ... infedel ... mori ... FilenQ. Recida il ferro ifteflb Quefta penofa vita: Renda la raano ardita L’ecceflb del dolor. Da tanti aflanni oppreflb, Solo a morir m’affretto :j Di morte iLfiero afpetto (FoncerC, auf bet Violine. Xerjett, von töicirtiiT» End. Ah prefto fuggiamo" Non ftiamo piu qua ! A tutti i momenti In tanti fiimenti A rifchio di perdere La vita fi va. Sil. Fuggire vorrei Ma come non fo: Da un gran laberinto 1° veggomi cinto, Piu non mi fa terror. Ah! mi fi ruppe il dardo. Ebben : da eccelfa rupe A tante mie (Venture Termine imponga il precipizio mio. Vado ä morir. Barbara Fille, ad- dio! (-Sperr Silltje.) Ne fo per quäl angolo Sortire potrb. j#m.. Confufi, agitati Gü amici fon li, Di loro vo un poco Pigliarrai bei gioco: A entrambi invifibile Celarmi vb qui. End. Se andiam per quei calle Al tempio fi torna; ' *****