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3 m a a ( e b e S ©etvanb^oufeß i1troocf)ß, ben 29. September, 1790. io Fil. Non piii t’afcolto . .. Cel. Ferma . . . Fil. Che affanno oh Dio! a 2. Ah ehe ma n ar mi fento! Mi uccide gia il dolor. Tormento piü del mio, Pene piu difperate, Ditemi, o voi ehe amate, Chi mai provo finor! Ohne!.,. di fofeo velo Si copre il giorno!... io gelo ... II pie vacilla ... oh Dio!. .. Ombra dell’ Idol mio! Fra i mirti degli Elifi Ilnoftro amor fieternerä fra poco. Teco färb .. . Che fento! ah tu fdegnofa Dal margine di Lete mi rifpondi, Tra fofpiri funefti! ... Fuggi, infida da me! tu m’ ucci- defti. Ombra del caro bene, Ah non chiamarmi infida! Fida ti amai, e fida Verrb fra 1’ ombre ancor. Tiranna a te mi refe Una pietä fedele; Mi refe a te crudele Un infelice amor. Per... Fillide.. .infedel... mori... Fileno. (legge) Onnipotenti Numi! Chelefli? Ah mia tiranna Inumana pietä, tu per falvarlo Fofti 1’ empia cagion della fua morte... Crudeliffima legge... ingrata forte! (JonCCtf , auf ber QSioline. (£err SJerger.) ©UCtt, von (SRab, Sd)id)t unb £err Cel. Ah fe tu vuoi, ch’ io viva, Caro mio dolce arnore, Rendimi il tuo bei core, O lafeiami morir. Fil. Taci, tiranna, e vivi Senza fperare affetto: Vivi per tuo difpetto: Vivi per tuo martir. Cel. Odi . . . (Elfter XfteiL Sinfonie, von ^ojelurfj. «Scene, von (9Kab. «Scfjidjt.) Eterni Dei! ah quäle Smarrimento in lei fcorgo! Perche tanto infultarmi? Perche fugge da me, fenz’ afcol- , tarmi ? Io non intendo ... Ma qua! dardo e quelto! Quai note or ora incife , Nella corteccia di quel tronco * veggio! £ a Si legga .. . Ah come il core H Mi palpita nel feno!