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K m i Kl Lr Donnerstags in Ui U von U Lo n I K In bi n >n u ♦n K] kl ki Kl ki ki b n j n ul & In In in s Gewandhauses, Kl Kl p] ß kl Della funesta impresa l’idea non ti spaventi; e se pietä risenti, sai ehe la devi a me. gespielt von Hrn. Fuchs. Lo spettro notturno, Adel. Che miro? deliro! — mi toglie il respiro lo sdegne, e il dolor. Lo spettro. Ascosa gli osserva, conserva, conserva al perfido il cor. Geltrude. Ah! chi risvegliami? . Fernando. Son’io. Geltrude. Ah! tu sei? (s’alza) lo te cliiamava ne’ sogni niiei, quel ehe brainava, mi fai trovar. Saale de den 27. October, i8o3. S i n fo n i e, von Mozart. Scene, von Giirrlich, gesungen von Mad. Schicht. Il gran segre’to gua'rda di non tradir. Componi il volto, misura i detli, e nel bisogno all’ ire poi sciogli il freno. Osa, ubbidisci, e pensa ehe un tuo dubbio pietoso te perde, e nie, senza salvar lo sposo. Pensa ehe figlia sei; pensa ehe madre io sono; ehe i giorni iniei, ehe il trono, ehe tullo io fido a te. Concert, auf dem Fagott, Quartett, aus der Oper: Schuster. Adelaide. Volate , sospiri, intorno al mio bene, narrate le pene d’ un povero cor. spettro. Tu smani, dei,ri perche d’altra e amante; e infido, e incostanle, non merita amor. Adel. Ai detti d’ un perfido da me non si crede — Lo spettro. Agli occhj tuoi credilo, Se a me nieghi fede.