atto secondo. A ppartamenti Reali con Tavolino, SCENA PRIMA. Vidone con foglio alla wano> & Ofmida. Did. cbe fi nafconde VJ De Mori il Rè lotto il mentito Arbace. Mà fxa qual più gli piace, egli m’ofFelc, E fenz’ altra dimora, O lùddito, o Covrano, io vuò. che mora. Ecco lu quello foglio La fentenza fatai, già ferirti, c voglio, Che torto Olimela ila Efccutor della vendetta mia. Ofm. Ed in me de tuoi cenni L’ efccutore il più fedel vedrai. Did. Premio da me ne avrai. Ofm. E quaà premio, o Regina? adopro in vano Per te fede, e valore; Occupa Iblo Enea tutto il tuo cuore. Did. Taci; non ramentar quel nome odiato. E’ un perfido , un ingrato. Ofm. Se lo torni a mirar, ti placherai Did. Ritornarlo a mirar? per fin, eh’io viva Mai più non mi vedrà quell’ alma rea. SCENA