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ATTO PRIMO. Luogo magnifico deftinato alle publiche au- dienze, con Trono da un lato, e veduta gran Piazza Reale. SCENA PRIMA. Vidone fulTrono ricevendo memoriali^ fra Guar die,ed Ofmida 5 poi farba finto Arbace, con feguito di Adori, £ff Ardfi^c. 0(m. 1 1 ontìa Reai; del Rè de Mori in nome, •> Idolatra importun di tua bellezza, Chiede nuovo Oratore, udienza Arbace. Dìd. Ne apporta guerra, o pace? Ofm. Non sò. Did. Venga qual vuole, Supplice, o minacciofo, ei viene vano: In faccia a lui, pria, che,tramonti il iole Ad Enea mi vedrà porger la mano. 7arb. (Finche dura l’inganno ( fArajpc.) J Chiamami Arbace, e non penfare al Trono; Per ora io non fon Jarba, e Rè noniono) £)ìj 0I1 e