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Atto terzo. SCENA PRIMA. Appartamenti d’Hermiona. Si finge, che di già fia compai fa la notte, ® re A e ,Hermiona, ebefifà letturegdornamettti eli capo dalle [tee Damigelle per andar- Jene à letto. Voce dfPilade fuor della fianca. ^•Miertafi,che in quella Scena , e in quelle /che seguono è predente Atreo à tutti gPacciden. *^,che fuccedono, mà inuifibiJe àgPocchi d’ogn’vno, perche doppo batter lanuto J'a. «eldaCirccahauendofelo già poiìp nel di- .to, in vece di tornare alla fpcloncà s’era con ttiezo di quello introdotto nelle ilanzcd'- Mermiona à vagheggiar il fuo bello, con penderò di effeguire quel tanto, che yedrafi nel ptog redo dej Drama . r f' A Pena il Dio del lume Spente hà l'auree fiammelle, Che brami tra le piume Bella Hertniona, otiofi Chiuder i lumi in placidi ripofil **** Io ripofar?,t?ingai)ni O Fioridea. Or. perche ? C«hJ^rfate 0 *^ ^ ^ ^ jWanto amari/fimo j duplo afpnflinip A c t Che