r U T T $ E l’oggetto è il feritore j Ben sò dir chi mi piagò Nella fpemè 3 e nel ti more In vnpuntohò mortele vita, Vuò languir, e poi non Vuò Àh infelice, ah vaneggiarne 3 (té. Voglio amar,poi ho saio, e foiioaman-. ' Son &c. Lieta piango 3 e niella rido 3 Enel pianto 3 e nien nel rifo , ' Il mio coVpia^V fi ili Or fanato , ed" or ancifo Or coilante , ed or infido Egli è in lacci , e in libertà.J Ahi infelice &c. SCENA XIX* Creonit fcìo. Q Vanto rigido, e fiero (ha Di Cupido.è l’impero- ViiaRégi- idegpa d’vn Ite le nozze , e poi coniente A d’vn priuato Eroe , l’alma , e la mente 1 Dio d’Amor, Nume fieriifimo Furia fei, non Deità ; Sei Tiranno perfidiffimo , Moftro lei di crudeltà. D19 &c. Cièco Dio 3 nume terribile Regni in Dite, e non in Ciel Il tuo foco è troppo orribile , Troppo rigido è il tuo gel Cièco &c. Segue il bMo A jlegl'Armeni, Sène deli'Atto turno. Arre