Car. Elis. Cla. Elis. Cla. Car. Cla. Car. Cla. Elis. Cla. Elis. Car. Elis. Cla. Car. Elis. Cla. Car. Cla. Elis. Cla. Elis. Car. Cla. Elis. a 5. Sc tu la tocchi, Maledetto impostor, ti salto agli occhi. Ohim!.... chi vegrio?.... cd osi ancor? Qual colpa In me condanni? io vengo.... A farti ginoco Delle miserie mic.... lasciami sola.... Fuggi, e per sempre ai sguardi miei t’invola. Cessa una volta, o barbaro, Di laceranni il seno: Laseia , clie in paee almeno Io soffra il mio dolor. Per te finora intrepido Sfidai la sorte irata: Ma per sofrirti ingrata, Cara, non ho Valor. Lasciasti un anno scorrere ; Poi torni ardito, e franco: Sei d’altra sposa al fianco, E parli a lei d’amor. Ma se — Clie inai t’avvenne ? Il padre — Ebben? Finora In carcere mi tenne. Empio ! Tiranno ! Ed ora? — M’ofre una sposa — E dama! Ah! dunque — Essa non m’am — Ma tu ? — D’accordo siamo — Perch? — Perch’io non amo, Idolo mio, che te. E fia ver? Clie ascolto mai! Tel giurai. Son fuor di ine. Cla. Elis. Car. Care luci, a me serene •0$4$40446909600000000900090e0000000400000004000000*