5 «% Coro, Ezilda, Amen. Ah ehe fedel quest’ anima Serb il giurato affetto Fosti tu solo oggetto Del tenero mio cor. Tanc. Ah come mai quest’ anima Cangid per me d'affetto? Per chi sospiri in petto, Oh debole mio cor! Tancredi. Lasciami, non t’ascolto; Sedurmi invan tu speri; Quei sguardi lusinghieri Serba al novello amor. Amenaide. Odimi, e poi m'uccidi, Si, ehe innocente io sono; Riprenditi il tuo dono, Se rea mi credi ancor. Ouvertüre, von Cherubini. Duett aus Tancredi von Rossini, gesungen von Mad. Fran- chetti-Walzel, und Demois. Henriette Grabau. Concert für die Violine, von Kreutzer, vorgetragen von Herrn Winter. Lungi sara. Che ascoltai! quäl fredda mano Preme il cor, gelar lo fa! Nd, giorni men tristi Sperar non mi lice; Lo perda, o l'acquisti, Son sempre infelice, Ne amarlo, ne odiarlo. Non deggio, non so. Le pene ch’io soffro Son tali, son tante, Che il labbro tremante Spiegarle non pud. Coro. Le pene ehe soffre Son tali, son tante, Che il labbro tremante Spiegarle non pud. 5 2 5