5 B i 3 Sargino Pad, Alma ingrata! oh Ciel ehe sento! Sargino Jb'igl. Ah ehe disse ? oh fier momento! Sargino Pad. Qual’ acciar mi passa il cor! 5 5 5 ie 9 Kl .1 Sargina Soffia, e ehe lo esigge un Re Figlio. Ah qual cmdel cimento! gelar per lei mi sento. 11 regio cenno onoro, d’un zio il voler rispetto: ma logge nell affetto ricusa il cor da nie. sangue, e morte ad incontrar. Deh fermate! (Sargino Pad.) Non y‘. ascolto Sargino Padre. Quel labbro ola sciogliete, ma,pria pensar dovete ehe io ve Jo comando, 4 Soffia. Deh Signor, mentir non oso, ma la colpa e so! d’amor. Sargino Figi. Gia mi perde il mio timor! Soffia. y —„ , Sargino Figl. Deh restate! (Sargino Pad.) Non T intendo a 3. Palpitante, incerto oppresso ehe risolvere? ehe far? . a lo non trovo piu me stesso , Sargino Pad. Dunque il tuo cor — (Soj/ia.) il Sargino Pad. Ebben — (Sargino Figl.) La reggi amore! • ‘ ‘1 core — Sargino Pad,. Paria! (Soffia.) Signor! (Sargino Pad.) Ti spiega Soffia. Il cor piu mio non ie. "" 1» ehe sento! cosi grave e il mio penar. Sargino Pad. Vö saper l’ogetto indegno ehe rubella a me ti rende. (a Soffia) Soffia. Palesar l'altrui segreto, il dovere a me contende. Sargino Pad. Al mio Re per te ho promesso, tu mi guidi a estremo eccesso. Soffia. Disponete appien, Signore, di mia vita, e non del core. Sargino Pad. Tu vicino tanto a lei, (a Figl.) dimmi tu, chi e qnest amante? Sargino Figl, lo — Signor! ah deponete quel furore un solo istante! Sargino Pad. Io v’ intendo — voi volete, empi cori, la mia morte; e nel campo or vd da forte NNNNNNMMwMu-rwrrNrJrM2 ! 2 Tei'zett f aus Sargino von Paer, gesungen von Demois. Hen- § ! nette Grabau, Herrn Mantius und Herrn Pügner. §