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Ars. 9 von P von Winter. Aur. 3. Che freno non ha. L’amore s’asconda, Che il seno m’inonda In giusta pietä. AuerL Zen. Aurel. Ars. Aurel. Ars. Zen. Tutto non resta al barbaro, L’onor dell’ Asia doma Harmonie-Satz. Sestett, aus i fratelli rivali Per pietä!.. . Pietä non sento. Morte io voglio. N, vivrai. L’onta mia tu non vedrai. Non godrai del mio rossor. Quando il mio cor non pal- pita, Quando timor non ha. ■Äh, perch mai quell’ anime Nate non son in Roma ? Cori si grandi, e intrepidi, Invidia all’ Asia doma, E mille ignoti palpiti Calmano il mio rigor. Aurel. Entro carcere distinto 1.. Entrorete, o fidi miei! Ars. Infierire sai nel vinto, Sei Romano. . .. Zen. r rEsempioalmondo, eaRoma, ed | (Tutto non resta al barbaro, Enrichetta. Non v‘ cosa pi dolce, pi cara Della pace dell’ alma, del cor; Non v’ä cosa pi bella, piü rara, Quando ä unita ad un tenero amor. a sei. Non v’e cosa ctc. etc. (come sopra.) Enrich. Dunque torni la pace nel seno Di chi accolse un crudele furor. Non v’e cosa piü dolce, piü cara Della pace dell’ alma, del cor; a sei. Non v’e cosa piü bella, piü rara, Quando 6 unita ad un tenero amor. Silvio. Senza livor nel petto T’offro un fraterno amplesso, E in questo leggi espresso Il candido mio cor. Constanzo. Senza furor nel seno Ricevo il caro dono, E all’ amor tuo ridono Il piü sincero amor. Silv. La pace alfin ritorna — Zen. Augusta sei! Aurel. Alma audace, parti!— Vä! Ars. Io parto! ^Ar’s.} Oh dolore! M’ abraccia, mio bene, Deh, scemi l’orrore Di nostre catene, L’amor ehe seguace D'entrambi sarä. Aurel. Cotanto valore Sorpreso mi tiene. Aggravi l’orrore Di vostre catene L’adea, ehe la pace Giammai v’umrä. Zen. ed II pianto s’asconda Ars. Che il seno m’inonda, OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-Jt